Le domande e i ricorsi dei richiedenti asilo ancora pendenti per il riconoscimento dello status di protezione umanitaria verranno giudicati in base alla norme introdotte con il nuovo decreto sicurezza e non sulla base di quelle più restrittive dei decreti Salvini.
Dl sicurezza: via libera in Cdm al nuovo decreto sull’immigrazione. Pene fino a 7 anni per chi agevola i detenuti al 41 bis
Alessandra Ziniti05 Ottobre 2020
E’ quanto prevede una nuova norma inserita nel nuovo decreto su sicurezza e immigrazione approvato due settimane fa in Consiglio dei ministri e firmato ieri dal presidente della Repubblica.
Il nuovo decreto sicurezza, rispetto ai provvedimenti dell’ex ministro e leader della Lega, amplia le categorie di soggetti che possono richiedere la protezione umanitaria: da chi rischia di subire « trattamenti inumani e degradanti » nel proprio paese a chi necessità di cure mediche fino a chi proviene da Paesi in cui sono avvenute gravi calamità.
Dunque, chi si è visto già respingere i ricorsi al diniego della domanda, non potrà fare nulla. Ma le Commissioni territoriali che dovranno giudicare i ricorsi pendenti, dovranno ora farlo in base alla nuova normativa che amplia la protezione « speciale » fino a ripristinare di fatto – sottolineano fonti di maggioranza – la protezione umanitaria.
Tavolo Asilo: « Finalmente superati decreti Salvini »
« Con questo decreto – si legge in una nota del Tavolo Asilo – si fa un passo avanti nel rispetto dei diritti delle persone migranti, ma molto resta ancora da fare per assicurare un’accoglienza dignitosa su tutto il territorio nazionale e la piena integrazione sociale e lavorativa ».
Il Tavolo Asilo ha inviato oggi un documento alla ministra Lamorgese e al viceministro Mauri in cui si sottolineano le principali criticità dell’attuale legislazione in materia d’Asilo e d’accoglienza e si avanzano proposte, tra le quali il superamento urgente delle navi quarantena.
« È inaccettabile tradurre le persone nelle navi, limitandone la libertà, senza alcun provvedimento scritto e senza alcuna spiegazione. Così come riteniamo non sia accettabile – spiega il Tavolo Asilo – la presenza sulle stesse navi, in condizioni di detenzione di fatto, di minori non accompagnati e di persone con vulnerabilità ».
« Nel caso dei minori non accompagnati ad aggravare il quadro contribuisce la mancata nomina del tutore ». Tra le altre proposte anche la cancellazione delle procedure accelerate e della lista di Paesi sicuri e un cambio di rotta nelle politiche su migrazioni e Asilo sul piano europeo, a partire da una revisione del Regolamento Dublino.
Sources : https://www.repubblica.it/